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Cemento e automobili per la Riviera del Brenta?

Cemento e automobili per la Riviera del Brenta?

La sua natura è quella di essere sede di un turismo rilassato e dai ritmi lenti, che non offre attrazioni strillate, ma sa garantire un’atmosfera non comune, a contatto con la natura e in mezzo a paesaggi memorabili. La Riviera del Brenta sperava di diventare “la piccola Loira tra Venezia e Padova”, ma rischia di vedere le proprie ricchezze distrutte da interventi che riguardano il rilancio di zone ad essa circostanti, e della quale subirebbe solo le esternalità negative.
L’offerta turistica della Riviera offre il vantaggio di collegare Venezia, Padova, le ville e i giardini della zona e i piccoli centri intorno, passando attraverso scorci mozzafiato e piccole riserve di gastronomia locale. Tuttavia, sappiamo bene che le qualità paesaggistiche di un territorio non sono mai garanzia della sua tutela: e infatti, più di una minaccia incombe sulla riviera brentana. Il sito Salvarelariviera.org è nato per informare la cittadinanza sugli scempi che la zona rischia di subire: l’idea di fondo è che la cattiva o assente informazione sia spesso usata strumentalmente, per impedire alle comunità locali interessate di prendere diventare consapevoli del divenire dei fatti e poter così passare alla contro-azione. Le minacce che si temono per la riviera sono ben illustrate nel sito, con immagini e dettagli tecnici.
Dalla Romea Commerciale, autostrada che rischia di passare accanto a tratti incantevoli di canale, alla Camionabile sull’Idrovia, con relativa bretella autostradale, fino ad arrivare a veneto city, ovvero due Milioni di metri cubi di capannoni in un’ area di circa 600.000 metri quadrati.
Il timore è che la riviera si riduca a semplice periferia di Padova e Venezia, con tutte le conseguenze di degrado ambientale e urbanistico che ciò può comportare. La domanda è se ciò sia davvero funzionale agli interessi della collettività .

Riferimenti:
www.salvarelariviera.org
www.patrimoniosos.it
Redazione