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Shopping arabo in riva al Brenta

Buyers iraniani e sauditi fanno incetta di stiletti made in Italy. Il Medio Oriente rappresenta il 6% del mercato del distretto della Riviera del Brenta


Nonostante siano costrette a coprire tutto il corpo, molte donne musulmane non rinunciano alla scarpa glamour (archivio)

MONTEGROTTO TERME (Padova) - Velo e tacchi a spillo. La passione femminile per le scarpe prevale anche sul rigido codice d’abbigliamento dei Paesi Arabi. E la voglia di stiletti firmati, plateau e tacchi alti ha portato sulla Riviera del Brenta a fare incetta tra i calzaturifici schiere di compratori da Arabia Saudita, Iran, Libano, Siria. Molte le donne velate al seguito. Perchè sotto vesti scure e abiti come tonache, il tacco alto esalta la femminilità e gratifica anche le signore dei Paesi Arabi, fasciate da drappi scuri. Sandali tempestati di pietre, tacchi stravaganti, bombati, attorcigliati, squadrati, decorazioni liberty, ricami: le calzature dei sogni sono glamour sia per la Carrie di «Sex and the City » che per le arabe insaccate tra i veli. «Non so chi sia l'inventore dei tacchi alti, ma gli uomini gli devono molto», diceva Marilyn Monroe, icona di sensualità, nel film «Quando la moglie è in vacanza».

E nei Paesi Arabi sembrano condividere, visto il successo delle scarpe venete di griffe. A Montegrotto Terme, il «made in Veneto» dei calzaturieri del Brenta ha incontrato un gruppo di buyers dei Paesi dell’area del Golfo, al Grand Hotel Terme. In mostra, una carrellata della produzione nostrana più recente, da indossare sotto velo e abiti lunghi: scarpe eleganti, raffinate, aggressive, altezze vertiginose, ma anche decolletè comode. Tacchi rivestiti di strass e paillettes, pellami pregiati, stivali foderati di pelliccia: il meglio dello stile «made in Riviera del Brenta » sfoggiato nelle sale del Grand Hotel di Montegrotto Terme, per gli operatori del Golfo Arabo. L’area del Medio Oriente rappresenta il 6 per cento del totale dei clienti delle aziende della Riviera, con un giro di affari di circa sei milioni di euro all’anno e un milione di paia di scarpe inviate regolarmente verso Arabia, Siria, Libano, Emirati Arabi, Iran. «E’ un nuovo business - fa notare Giuseppe Baiardo, presidente delle aziende di calzature dell’Acrib - , la crisi ci impone di orientarci anche verso mercati alternativi. E gli arabi apprezzano i nostri prodotti, tra i più eleganti al mondo. I piccoli imprenditori del settore del lusso hanno proposte che sono piaciute ai buyers degli Emirati. Così abbiamo pensato di abbinare il pacchetto "scarpe eleganti e soggiorno termale wellness", per unmarketing territoriale integrato, arma vincente di sostegno delle nostre aziende ». Promoter dell'iniziativa di ieri, Acrib, Anci, Ice, con la collaborazione di Turismo Padova Terme Euganee. «Abbiamo offerto un'accoglienza di eccellenza e qualità, in una delle più belle aree della Regione - spiega Flavio Manzolini, presidente Turismo Padova Terme Euganee - , la promozione delle produzioni è legata al territorio ».